Domenica 23 luglio 2017
Dove i sassi hanno poteri magici
Nel secolo XVII sull’Alpe di Zumela per cinque anni il vescovo di Trento Carlo Emanuele Madruzzo passò l’intera estate. Il luogo era adatto alla meditazione ed era stato rifugio di eremitaggio di un tal Giuliano di Rendena quivi ritiratosi, a scopo di espiazione, per non sentire “gallo cantare o suono di campane”. Una bolla cardinalizia del 1488 concedeva cento giorni di indulgenza a tutti coloro che, pentiti e confessati, vi si fossero recati indeterminate feste dell’anno. L’eremo sorgeva in una zona desolata ma ricca di acque, Come in tutte le storie primitive, un particolare rapporto lega la storia del santo all’acqua e anche ai serpenti che in questo sito, sia pur numerosi, si dice che siano innocui.
I laghi si San Giuliano sono due. Occhieggiano a breve distanza l’uno dall’altro, in una ampia e verde conca glaciale al margine nordorientale del Gruppo dell’Adamello all’imbocco della Val Genova.
A settentrione si erge maestosa la Presanella, mentre ad oriente si stagliano netti ed affilati i contorni delle Dolomiti di Brenta. Seguendo il sentiero che si snoda in una vegetazione ricchissima e ridondante di felci, c’è un punto dove si coglie una particolare vista sulle cascate Nardis. In prossimità dei laghi sorge il Rifugio San Giuliano e i resti della antica chiesetta del ‘300.
Tipologia: | Escursionismo |
Partenza: | Manerbio – Parcheggio Ospedale ore 7:00 |
Inizio escursione: | Pozza delle Vacche/Caderzone (TN) |
Dislivello: | Metri 470 |
Durata: | Ore 6:00 |
Difficoltà: | E |
Impegno fisico: | +++ |
Coordinatore: | Juri Fenocchio |
Informazioni: | Presso la segreteria del CAI |
Iscrizione: | Soci entro le 22:30 del 21 luglio in Sede o online Non soci entro il 21 luglio in Sede con versamento di 7€ per assicurazione |
Allegati: | [Scheda pdf][Google Maps][Traccia GPS] |